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La cannabis terapeutica non è quella del tabaccaio

La cannabis si trova anche dal tabaccaio, anche se non si tratta tuttavia della medesima cannabis terapeutica che si vende nelle farmacie ospedaliere e di comunità. A puntare l’attenzione su questa differenza è Federfarma Verona, la quale mette in risalto il ruolo del farmacista nella corretta comunicazione e informazione sulle differenze tra i due prodotti. La concentrazione di tetraidrocannabinolo (Thc) e cannabidiolo (Cbd) – i due principi attivi ad azione terapeutica presenti nelle formulazioni farmaceutiche – è infatti di gran lunga maggiore sia nei preparati industriali sia in quelli galenici rispetto ai prodotti venduti in tabaccheria. Dal 7 al 22% di Thc e 10% di Cbd contro una concentrazione inferiore allo 0,6% di Thc nei prodotti venduti legalmente in tabaccheria e nei negozi ad hoc.

Concentrazione, utilizzo, dispensazione: le differenze tra le due facce della cannabis

Non basta: a decretare la differenza tra “prodotti” e farmaci vi è anche il rapporto tra i due principi attivi, nonché la qualità e gli standard di preparazione. Nelle prescrizioni farmaceutiche questo rapporto può variare ed è studiato e messo a punto dal medico in base alle necessità del paziente stesso. La varietà di cannabis, inoltre, è differente rispetto a quella catalogata come stupefacente e psicotropa.

È importante ricordare che i preparati galenici a base di cannabis terapeutica possono essere richiesti solo dietro prescrizione medica: è il medico a stabilire la necessità dell’uso di cannabis anche al di fuori delle indicazioni d’uso, nonché la concentrazione di principi attivi. A oggi il Ministero della Salute si sta adoperando per risolvere il problema delle lunghe liste di attesa dovute a una disponibilità inferiore di cannabis rispetto alla domanda: va assolutamente ribadito che questi farmaci non possono essere efficacemente sostituiti con i prodotti commerciali in vendita nelle tabaccherie.