Le principali patologie croniche in Italia
HEALTH AND WELLNESS
Le principali patologie croniche in Italia
Sono 24 milioni gli italiani che soffrono almeno di una malattia cronica, di cui le più frequenti: ipertensione, artrite, artrosi e allergie. A dirlo è l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane con sede a Roma presso l’Università Cattolica.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio le donne sono le più colpite (in parte perché vivono di più): 42,6% contro il 37% degli uomini. Questo dato aumenta se si considerano le multi-cronicità che affliggono quasi un quarto delle donne contro il 17% degli uomini.
SONO 24 MILIONI GLI ITALIANI CHE SOFFRONO ALMENO DI UNA MALATTIA CRONICA. LE PERSONE PIU’ COLPITE: DONNE, DISOCCUPATI E I MENO ISTRUITI.
Alla differenza di genere si aggiungono anche differenze culturali, socioeconomiche e professionali. Nel 2017 nella classe di età 45-64 anni, periodo in cui insorgono la maggior parte delle malattie croniche, il 56% di persone ha la licenza elementare, il 46,1% il diploma e il 43,1% almeno una laurea. Per quanto riguarda le professioni, sono i disoccupati a essere i più colpiti, rispettivamente con il 36,3% contro il 34,6% dei lavoratori autonomi.
Un altro fattore influente sulle patologie croniche è il territorio. La regione con la maggior prevalenza di almeno una patologia cronica è la Liguria, con il 45,1% della popolazione a soffrirne (al primo posto: artrite e artrosi). In Calabria si trova la percentuale più elevata di pazienti affetti da diabete, ipertensione e disturbi nervosi (rispettivamente: 8,2%, 20,9% e 7,0%). Il Molise si caratterizza per la prevalenza di malati di cuore (5,6% della popolazione), mentre la Sardegna, per la quota maggiore di malati di osteoporosi (10,4%).
Bolzano è invece la provincia autonoma con il minor numero di patologie croniche.
Attualmente si stima che nel nostro paese si spendono complessivamente ben 67 miliardi di euro per la gestione delle malattie croniche. Una cifra che è destinata a salire nei prossimi 10 anni raggiungendo i 71 miliardi. Il direttore dell’Osservatorio, Walter Ricciardi, ordinario di Igiene presso l’Università Cattolica, auspica l’introduzione di un nuovo approccio sistemico per l’assistenza ai malati cronici e di un nuovo paradigma preventivo che promuova stili di vita salutari. L’impegno è richiesto a tutti: alle istituzioni e ai cittadini.