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Novità AIFA: i farmaci sfusi

 

Sono 8 miliardi le compresse inutilizzate ogni anno in Italia, con uno spreco, stimato dall’AIFA (l’Agenzia italiana del Farmaco), di 8 miliardi di euro. Oltre all’evidente perdita economica, i farmaci scaduti ed eccedenti rappresentano un danno per l’ambiente e un rischio per la salute

Avere farmaci a disposizione in casa – per esempio avanzati da una precedente cura – incentiva la tendenza ad assumerli in caso di altri momenti di malessere, non sempre curabili. Inoltre gli antibiotici, se vengono lasciati nell’ambiente, possono contribuire in modo significativo alla diffusione dell’antibiotico resistenza, dovuto al contatto tra il farmaco stesso e batteri patogeni.

SONO 8 MILIARDI LE COMPRESSE INUTILIZZATE OGNI ANNO IN ITALIA, CON UNO SPRECO, STIMATO DALL’AIFA, DI 8 MILIARDI DI EURO. UN DANNO ECONOMICO, AMBIENTALE E UN RISCHIO PER LA SALUTE.

La vendita di farmaci sfusi per il ciclo terapeutico è la novità a cui sta lavorando l’Aifa in queste settimane, in modo da ridurre gli sprechi, dare ai pazienti quello che gli serve e aiutare l’ambiente. Ad annunciare il via alla sperimentazione pilota è il direttore generale dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), Luca Li Bassi.

Il dirigente spinge inoltre, verso una razionalizzazione del numero di pastiglie nelle confezioni e a un utilizzo consapevole delle dosi.

Seguendo pertanto il trend dei paesi anglosassoni, in cui la vendita di farmaci monodose è già una realtà assodata, alcuni paesi come Svizzera e Francia stanno sperimentando questa pratica e nel nostro paese è stata applicata da alcune farmacie ospedaliere presenti in Lombardia e in Liguria. Ne è un esempio l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in cui è stato reso possibile grazie ad una pratica interessante: il medico, in base alla terapia, prescrive al paziente il numero esatto di pastiglie o di fiale, la prescrizione arriva per via informatica agli infermieri e con l’aiuto di un armadio robotizzato raccolgono i farmaci richiesti confezionati in monodose; questi vengono poi inseriti dal personale nei cassetti personalizzati di ciascun degente.

La sperimentazione pilota dovrebbe iniziare entro questo mese e a oggi un gruppo di lavoro interno Aifa sta studiando i benefici e le possibili problematiche di queste esperienze europee ed extraeuropee, con l’obiettivo di aprire un confronto con gli stakeholders del settore (farmacisti, distributori, produttori, pazienti e medici). Per quanto riguarda l’accoglienza da parte delle industrie, Luca Li Bassi, si dichiara ottimista affermando «Non è nell’interesse di nessuno che i prodotti vengano sprecati».