Pensionati richiamati al lavoro: succede in reparto
HEALTH AND WELLNESS
Pensionati richiamati al lavoro: succede in reparto
Erano 80 i posti disponibili per i medici di pronto soccorso, solo 10 i candidati. L’insuccesso del bando ha portato il governatore del Veneto, Luca Zaia, a scrivere una delibera che definisce a suo modo rivoluzionaria, essendo il primo atto Regionale che prevede l’assunzione a tempo determinato di camici bianchi in pensione. L’obiettivo è quello di risolvere momentaneamente la difficoltà, ben nota da tempo, di reperire dottori per i reparti pubblici.
La manovra di emergenza emanata dal governatore del Veneto è messa in discussione dall’Anaao, l’associazione dei medici e dei dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale, che riporta l’effettiva problematica di chiedere a medici di 65 anni turni notturni in sala operatoria.
SUCCEDE IN VENETO, UNA DELIBERA DEFINITA A SUO MODO RIVOLUZIONARIA PER RISOLVERE L’EMERGENZA OSPEDALIERA
Ad oggi, in Veneto mancano infatti 1300 medici e il deficit di organico affligge un po’ tutta Italia. Le misure attuate fino a ora variano dai medici in affitto con contratti di 5 -10 giorni messi a disposizione da agenzie e cooperative, ai professionisti a gettone che lavorano per un turno di notte.
Secondo l’Anaao, ci sarà un calo di 16 mila medici da qui al 2025, molto più marcato di quello visto tra il 2009 e il 2017, quando i camici bianchi ospedalieri sono diminuiti di 8 mila unità. In Campania sono 800 i medici d’urgenza andati in pensione, in Lombardia ci sono 510 pediatri e 377 medicini interni in meno e in Sicilia sono 180 i ginecologi che hanno terminato la loro attività; a riportare il record per ogni regione, è la fonte della Ragioneria Generale dello Stato.
La carenza di medici è da associare principalmente al ridotto numero di posti nelle scuole di specializzazione rispetto ai medici che vanno in pensione in questi anni.
La manovra proposta da Zaia deve ovviamente essere temporanea e d’emergenza: la sua eventuale stabilità sarebbe fallimentare e lo stesso governatore afferma che per ora, la priorità risiede nell’interesse di avere a disposizione medici per garantire le cure ai cittadini; il problema andrà risolto a partire da una revisione del programma Sanitario Nazionale.
Tra le proposte del sindacato dell’Anaoo c’è la possibilità di far partecipare ai concorsi i 6 200 specializzandi in Medicina dell’ultimo anno, sfruttando così l’ultima legge di bilancio.