Finalmente arriva la conferma: niente iva per le mascherine e non solo.

HEALTH AND WELLNESS

Finalmente arriva la conferma: niente iva per le mascherine e non solo.

19 Maggio 2020 – Entra in vigore un nuovo decreto-legge che regola le misure urgenti in materia di salute, di sostegno al lavoro e all’economia, in materia di politiche sociali con misure finanziarie, fiscali e di sostegno a diversi settori in connessione con l’emergenza epidemiologica da Covid19.

Importanti novità per quanto riguarda il settore della salute, con l’esenzione dell’iva per tutti i quei beni necessari alla prevenzione e alla riduzione del contagio da Covid19.

A seguire, l’articolo 124 del decreto-legge con la lista di tutti i bene compresi:

Art.124: Riduzione aliquota IVA per le cessioni di beni necessari per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-191.

 

  1. Alla tabella A, parte II-bis, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, dopo il numero 1-ter, è aggiunto il seguente: “1-ter.                                                                                                                                                                                                                            Ventilatori polmonari per terapia intensiva e  sub intensiva;  monitor  multi parametrico  anche  da  trasporto;  pompe  in fusionali  per  farmaci  e  pompe peristaltiche  per  nutrizione  enterale;  tubi  endotracheali;  caschi  per  ventilazione  a  pressione  positiva continua;   maschere   per   la   ventilazione   non   invasiva;   sistemi   di   aspirazione;   umidificatori; laringoscopi;  strumentazione  per  accesso  vascolare;  aspiratore  elettrico;  centrale  di  monitoraggio  per terapia  intensiva;  ecotomografo  portatile;  elettrocardiografo;  tomografo  computerizzato;  mascherine chirurgiche;  mascherine  Ffp2  e  Ffp3;  articoli  di  abbigliamento  protettivo  per  finalità  sanitarie  quali guanti  in  lattice,  in  vinile  e  in  nitrile,  visiere  e  occhiali  protettivi, tute di  protezione,  calzari  e soprascarpe, cuffie copricapo,   camici   impermeabili,   camici   chirurgici;   termometri;   detergenti disinfettanti per mani; dispenser a muro per disinfettanti; soluzione idroalcolica in litri; perossido al 3 per cento in litri; carrelli per emergenza; estrattori RNA; strumentazione per diagnostica per COVID-19;  tamponi  per  analisi  cliniche;  provette  sterili;  attrezzature  per  la  realizzazione  di  ospedali da campo;”.

 

  1. Per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le cessioni di beni di cui al comma 1, effettuate entro il 31 dicembre 2020, sono esenti dall’imposta sul valore aggiunto, con diritto alla detrazione dell’imposta ai sensi dell’articolo 19, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

 

  1. Alle minori entrate derivanti dal presente articolo valutati in 257 milioni di euro per l’anno 2020 e 317,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021, si provvede ai sensi dell’articolo 265

 

A voi il link per una lettura del decreto: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg


L’impegno di Proxima Salute in emergenza Covid

HEALTH AND WELLNESS

L’impegno di Proxima Salute in emergenza Covid

Nel periodo di emergenza Covid-19, Proxima Salute potenzia il suo lavoro. I risultati in numeri: 

  • 2000 le farmacie servite con le proposta Anti-Covid19 DPI
  • 2.000.000 le mascherine chirurgiche DPI FFP2 e KN95 rifornite in 3 settimane alle farmacie
  • Accordi per oltre 50.000.0000 di guanti
  • 500 le aziende dei settori essenziali rifornite in esclusiva con DPI
  • 10 le fabbriche  extra UE a contratto per il rifornimento di DPI di emergenza
  • Il Customer care di Proxima Salute è rimasto attivo 5 giorni su 7 dalle 9:00 alle 18:00

Il team di Proxima Salute accelera, e lo fa in modo sorprendente in sole 3 settimane. A sostegno della vendita e della distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, essenziali per ridurre il contagio, e a sostegno di un aggiornamento continuo, valido e scientifico con news riguardati l’emergenza-Covid19. Per tenervi sempre aggiornati. 


La fase 2 del Covid-19. Perché la mascherina è fondamentale.

HEALTH AND WELLNESS

La fase 2 del Covid-19. Perché la mascherina è fondamentale.

Il 21 Aprile 2020 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la programmazione di un piano strutturato per permettere l’allentamento delle restrizioni inerenti agli spostamenti e alle attività lavorative in vigore dal 9 Marzo 2020.  La fase 2 inizierà il 4 Maggio e il nuovo modello organizzativo da attuare coinvolgerà alcune aziende presenti nel mondo del lavoro, mezzi di trasporto pubblico e privato e aziende connesse.

Durante questa fase, oltre ai modelli di comportamento nazionali da rispettare,  ogni nazione cercherà di seguire le indicazioni date dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): sei misure da adottare per evitare il ritorno dei contagi e dei morti, misure disponibili all’interno del Covid -19 Strategy update.

Dalla ricerca scientifica arriva inoltre, la conferma dell’importanza delle mascherine per ridurre il contagio. Da uno studio dell’Università di Oxford e dell’Università di San Francisco si stabilisce che il contagio da soggetti asintomatici ha una forte rilevanza sia per il loro numero assoluto, sia perché i pazienti positivi sono più contagiosi nei primi giorni dell’infezione, quando sono asintomatici o presentano sintomi lievi. Si è visto, come una semplice mascherina possa ridurre di 36 volte il contagio, per il motivo che è molto più semplice controllare la “sorgente”: impedire la fuoriuscita di goccioline e la loro successiva dispersione nell’aria.

Al momento, in mancanza di sperimentazioni cliniche sull’efficacia delle mascherine nel contenere la pandemia Covid-19, abbiamo solo evidenze empiriche che evidenziano il loro ruolo delle mascherine all’interno delle misure di distanziamento sociale.

A confermare l’importanza dell’utilizzo delle mascherine è anche il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellota, affermando “Innanzitutto, la trasmissione da soggetti asintomatici, largamente sottostimata, rappresenta il tallone d’Achille delle strategie per contenere la pandemia. In secondo luogo, le politiche di prevenzione devono essere guidate dal principio di precauzione e da princìpi di costo-efficacia; ovvero, anche in assenza di robuste evidenze scientifiche, è possibile concludere che un limitato utilizzo delle mascherine contribuisce alla crescita dei contagi”

Il decreto Dpcm del 26 Aprile prevede, dove non è possibile ridurre il distanziamento sociale, l’obbligatorietà della mascherina.

Le mascherine presenti in commercio sono molte: mascherine chirurgiche, mascherine fpp2 e fpp3 con e senza valvola. In questo articolo, facciamo chiarezza sulla differenza tra queste mascherine, in particolare a chi sono indirizzate. Per capire invece la loro capacità filtrante, da Federfarma arriva un’infografica che le mette a confronto.


I 3 prodotti più venduti in farmacia durante il lockdown

HEALTH AND WELLNESS

I 3 prodotti più venduti in farmacia durante il lockdown.

 

Dai dati di New Line Ricerche di Mercato – azienda operante da 40 anni nel mondo delle soluzioni informatiche ed esperta nello sviluppo di analisi e ricerche di mercato – emergono i trend settimanali di alcune delle categorie di prodotto disponibili in farmacia.  Trend equivalenti in numero di confezioni vendute a settimana.

Il periodo valutato comprende le settimane che vanno dal mese di febbraio al mese di aprile 2020:

  1. Febbraio – l’OMS annuncia il nome “Covid-19” e si scoprono primi casi in Italia;
  2. Marzo – si attuano le prime misure nei comuni delle zone rosse, dall’emanazione del decreto e delle misure restrittive in Lombardia fino alle misure restrittive su tutto il territorio nazionale;
  3. Aprile – esce l’obbligo delle mascherine in Lombardia e in alcune regioni italiane.

A seguire, le vendite settimanali 2020 vs 2019 di farmaco etico, prodotti di automedicazione, mascherine, igienizzanti per le mani, immunostimolanti e vitamina C. 

  • Etico

Il farmaco etico, in numero di confezioni vendute, nella settimana del 15 marzo 2020 – settimana di attuazione delle nuove misure restrittive su tutto il territorio nazionale – registra un picco positivo corrisponde ad un +22.9%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Il trend del 2020 non riscontra grandi differenze rispetto al 2019. Trend giornaliero: -11.7%

  • Automedicazione

In calo il mercato dell’automedicazione. Il picco delle vendite si registra, sempre nella settimana del 15 Marzo, con un +31.6% rispetto al 2019. Trend giornaliero: -14.6%,

  • Mascherine

Solo trend positivi per questa categoria di prodotto che rispetto al 2019 registra un + 2319,8% nella settimana del 12 Aprileimpennata registrata dopo l’obbligo del 5 Aprile riguardante l’utilizzo di mascherine in molte regioni, primis la Lombardia. Dalla prima settimana di febbraio alla prima di aprile si riscontrano dati che variano da un + 182.4% ad un massimo di + 1712.9%.

  • Igienizzanti mani

Anche per questi prodotti, solo dati più che positivi. Il picco, nella settimana del 22 Marzo 2020, corrisponde ad un +1970,6%. Trend che poi cala nelle settimane seguenti, ma che risulta comunque positivo se confrontato con i dati del 2019.  

  • Gli immunostimolanti

Pe questa categoria di prodotto, il picco si registra con un +367,9% nella settimana del 15 Marzo – settimana di attuazione delle nuove misure restrittive su tutto il territorio nazionale. Nelle settimane a seguire, una leggera diminuzione (sempre in positivo però rispetto allo stesso periodo del 2019); fino ad arrivare ad un + 46.6% nella settimana del 12 Aprile.

In ultimo, prodotti con la Vitamina C registrano il trend più alto, anche loro, durante la settimana del 15 Marzo: + 1233,8% rispetto al 2019. Dermocosmetica e prodotti per il viso risultano invece, un mercato fortemente penalizzato dall’emergenza Covid-19.


È online il sito di Sambucol, l’alleato per le tue difese.

HEALTH AND WELLNESS

È online il sito di Sambucol, l’alleato per le tue difese.

 

È online il sito dedicato a Sambucol dove trovare tutte le informazioni sulla linea di integratori alimentari Sambucol, con approfondimenti, indicazioni e consigli su come rafforzare il sistema immunitario.

www.sambucol.it

Sambucol® è una linea di integratori alimentari a base di bacche di sambuco nero – ricchi di flavonoidi – vitamina C e zinco.

Conoscere il prodotto e scoprirne le caratteristiche è essenziale per essere consapevoli della sua efficacia e allo stesso tempo comprenderne i suoi benefici. Tutto questo, a portata di clic, grazie alla sezione dedicata ai prodotti fortificanti e al sistema immunitario.

Sul sito è presente anche una sezione “BLOG” in cui rimanere sempre aggiornati sulle ultime news che si focalizzano principalmente su tematiche come l’immunità e su uno stile di vita sano; argomenti che si intrecciano e coesistono tra di loro.

Sambucol® sostiene il benessere di tutta la famiglia.

Durante l’evento di lancio, tenutosi a Milano, lo stesso Prof. Pregliasco, virologo presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano ha consigliato l’utilizzo di prodotti con flavonoidi per contrastare stress e difese immunitarie basse.

“Sempre più evidenze scientifiche sostengono l’importanza dell’integrazione di flavonoidi in caso di stress, stanchezza e cambio di stagione per questo è bene, anche a scopo preventivo, utilizzare prodotti di derivazione naturale, ancora meglio se arricchiti con Zinco e vitamina C”.

Il brand ha, infatti, diversificato la sua offerta proponendo quattro referenze: Sambucol® Immuno Forte, con vitamina C e Zinco, disponibile in sciroppo e in capsule, che lo rende il più indicato per gli adulti; Sambucol® Kids con vitamina C, disponibile in sciroppo e pastiglie gommose, studiato per i più piccoli.

Sambucol® è distribuito da Proxima Salute ed è prodotto da Pharmacare Europe in centri certificati, a garanzia di un processo produttivo che, dalla raccolta all’estrazione, ha come obiettivo quello di mantenere intatte tutte le proprietà delle bacche.

www.sambucol.it

Sambucol è anche sui social! 

 

Facebook: 

Sambucol Bacche di Sambuco Nero  

 

Instagram: 

sambucol_italia 


Le traiettorie del contagio COVID stilate dal Financial Times

HEALTH AND WELLNESS

Le traiettorie del contagio COVID stilate dal Financial Times: come interpretare i diversi andamenti nel mondo?

 

John Burn-Murdoch, giornalista del Financial Times ed esperto di analisi di dati statistici, ha progettato insieme al team del FT il Coronavirus Tracker: la traiettoria con le ultime cifre della diffusione della pandemia di ogni paese, costruita grazie ai dati del Center for Disease Prevention and Control.

Sull’asse verticale vengono riportati il numero di casi positivi al coronavirus, utilizzando una scala logaritmica (scelta che consente di visualizzarne in modo più immediato l’incremento esponenziale), mentre sulla scala delle ascisse sono riportati il numero dei giorni, a partire dal giorno in cui si è registrato il centesimo caso.

Cosa differenzia i Paesi rappresentati in azzurro da tutti gli altri?  Sicuramente una crescita e una diffusione dei casi più bassa.

A cosa sia dovuto, difficile a dirsi, considerando gli innumerevoli fattori che potrebbero essere presi in considerazione. Tutti gli studi che verranno pubblicati nei prossimi anni, ci aiuteranno a comprendere meglio la situazione.

A prima vista viene in mente però c’è un’indicazione che non tutti i Paesi hanno adottato da subito: l’utilizzo delle mascherine.

Sicuramente non è l’unico elemento da considerare, ma di certo è una forma di contenimento – insieme al distanziamento sociale – e di protezione, che come sottolineato dall’OMS, è importante promuovere a tutti i livelli. Di certo i Paesi in azzurro sono stati tra quelli che hanno promosso maggiormente e in modo tempestivo l’utilizzo delle mascherine.

In Italia, solo da pochi giorni, è in vigore la nuova ordinanza che obbliga l’utilizzo delle mascherine nella Regione Lombardia. La mascherina può quindi aiutarci a ridurre il contagio?


Non solo mascherine. Online la mappa degli aiuti regione per regione

HEALTH AND WELLNESS

Non solo mascherine.

Online la mappa degli aiuti regione per regione.

 

Da pochi giorni è online un sito per monitorare la distribuzione di mascherine, guanti, igienizzanti, respiratori e tanti altri materiali inviati alle regioni per affrontare l’emergenza Covid – 19.

Il sistema è reso disponibile dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.

I dati messi a disposizione e aggiornati giornalmente andrebbero dal numero totale di prodotti distribuiti per regione, al numero totale di prodotti distribuiti per tipologia di prodotto, fino a sapere nel dettaglio la quantità giornalmente distribuita per specifico prodotto.  Il sistema darebbe la possibilità di filtrare i dati in base alla regione di interesse e per un determinato periodo di tempo.

Il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri spiega come tutti i cittadini potranno navigarci e conoscere cosa, a chi e quando sono stati consegnati i dispositivi da parte del Commissario straordinario alla protezione civile; per fronteggiare e combattere questa pandemia.

Sono più di 40 le categorie di prodotto interessate: tra guanti, tamponi, occhiali, monitor, cuffie, aspiratori e tanti altri, rimangono sempre le mascherine i dispositivi più richiesti e anche i più distribuiti. Domenico Arcuri ci tiene a precisare che sono state acquistate 300 milioni mascherine per la fine di marzo che verranno distribuite, in base ai criteri concordati con ogni regione, ai magazzini della protezione civile.

A voi la mappa con gli aiuti:

Covid  19 – Analisi distribuzione per Prodotto


Mascherine: facciamo chiarezza

HEALTH AND WELLNESS

Mascherine: facciamo chiarezza.

 

Sono molte le notizie presenti su internet riguardanti l’utilizzo delle mascherine ma a chi possiamo effettivamente affidarci per capire il loro corretto utilizzo?

Nel sito del Ministero della Salute sono presenti alcune raccomandazioni dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – su quando e come indossare la mascherina.

L’OMS raccomanda l’utilizzo della mascherina in due casi: se sospetti di aver contratto il Coronavirus e si presentano sintomi come tosse o starnuti e se ci si prende cura di una persona che lo ha contratto.

Si chiarisce inoltre, come la mascherina, il cui obiettivo è quello di limitare la diffusione del virus, deve esser utilizzata prendendo le misure cautelari di igiene respiratorie e di norme di igiene delle mani:

  1. Lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica prima di indossarla.
  2. Coprire il naso e la bocca con la mascherina integra, cercando di non toccarla con le mani.
  3. Toglierla quando diventa umida, prendendola dall’elastico, gettandola in un sacchetto e lavandosi le mani.

Le mascherine però non sono tutte uguali.

Le mascherine chirurgiche

Le mascherine chirurgiche sono dispositivi medici a tutti gli effetti. Il marchio CE indica la conformità ai requisiti essenziali di salute e sicurezza e sono indicate per le persone comuni che:

  • presentano sintomi quali tosse o starnuti
  • lavorano per attività di prima necessità come la vendita dei beni alimentari

L’utilizzo di queste mascherine consente di proteggere chi le indossa dal possibile contagio e nello stesso tempo proteggere le persone nelle vicinanze.

Le mascherine Ffp2 e Ffp3

Le mascherine Ffp2 e Ffp3 sono dispositivi di protezione che filtrano il 98% e il 99% delle particelle che entrano e ciò significa che proteggono solo chi le indossa. Questa tipologia di mascherine è riservata ad uso professionale; per gli operatori che si trovano direttamente con pazienti positivi.


Impariamo a utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale.

HEALTH AND WELLNESS

Impariamo a utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale.

 

La video guida realizzata in collaborazione con l’OMS per garantire le precauzioni da contatto e droplet con i dispositivi di protezione individuale.

A spiegarcelo nel video è Benedetta Allegranzi, dirigente del programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la prevenzione e il controllo delle infezioni.

Video a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.


Ridurre gli spostamenti anche con la ricetta elettronica

HEALTHCARE & PHARMA MARKETING

 Ridurre gli spostamenti anche con la ricetta elettronica

Un’ordinanza firmata dal Capo dipartimento della Protezione civile permette ai cittadini di evitare l’affollamento dal proprio medico di base e disporre della ricetta elettronica. Un modo per ridurre gli spostamenti e favorire sia il cittadino sia il SSN.

Con un comunicato, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato questa direzione intrapresa con un’ordinanza del Capo dipartimento della Protezione civile. Nel documento si consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico il “numero di ricetta elettronica”, senza aver più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo.

“Dobbiamo fare di tutto per limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19. Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email, telefonata del medico o con messaggio sul telefono. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Servizio sanitario nazionale”, ha commentato Roberto Speranza. “Si tratta di un’ulteriore misura che viene incontro alla necessità di limitare la circolazione dei cittadini e di arrestare i contagi del nuovo coronavirus”.

La misura è sicuramente utilissima per ridurre spostamenti: ma come si può ottenere questa “ricetta dematerializzata”?

L’ordinanza recita:

“al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore, l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del numero di ricetta elettronica tramite:

  1. a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (Peo);
  2. b) comunicazione del numero di ricetta elettronica con sms o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile;
  3. c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico.

Il sistema, valido per le ricette bianche, è quindi adatto anche ad anziani poco avvezzi al cellullare e persone che non hanno un indirizzo di posta elettronica.

Esistono tuttavia delle differenze territoriali. La dematerializzazione della ricetta, infatti, è stata estesa a tutta l’Italia sempre nell’autonomia delle singole regioni, alcune già attive al riguardo. In Veneto, per esempio, il sistema è ancora più avanzato poiché prevede il caricamento del codice sul fascicolo sanitario elettronico da parte del medico. Il paziente può quindi recarsi in farmacia, consegnare al farmacista la tessera sanitaria e nient’altro. In altre regioni, invece, il codice viene consegnato al farmacista che stampa la ricetta in tempo reale.

Le regioni che a oggi hanno sistemi di dematerializzazione sono: Lombardia (stampa in farmacia presentando il Numero di Ricetta Elettronica), Veneto (ricette e certificati online tramite codice fiscale), Emilia-Romagna (ci si presenta in farmacia con il NRE e il codice fiscale), Toscana (stampa in farmacia con NRE), Lazio, Abruzzo e Sardegna.

La stessa ordinanza regolamenta anche altri aspetti della vendita/distribuzione ei farmaci in farmacia e Asl, come per esempio per i malati cronici con controllo costante dei pazienti.