Il Drive-in arriva in farmacia

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Il Drive-in arriva in farmacia

Richard Hollingshead Jr. , un rivenditore di parti di ricambio per automobili,  “brevettò” l’idea del drive in, allestendo sul cofano della sua auto un proiettore 128 Kodak e un telo a due alberi.

Nel 1933 nasceva così in America il primo drive in: uno schermo dove proiettare un film, una macchina e uno snack sotto il cielo stellato.  Dieci anni dopo, negli Stati Uniti, si contavano circa 100 spazi dedicati ai film all’aperto.

OGGI A CORBETTA, IN UN COMUNE DI MILANO, VIENE INAUGURATA LA PRIMA FARMACIA DRIVE-IN.

Nel 1937 i fratelli Richard e Maurice McDonald aprivano un chiosco di hot dog; subito dopo un ristorante drive-in per gli automobilisti di passaggio. Un successo che ha fatto storia.

Oggi a Corbetta, in un comune di Milano, viene inaugurata la prima farmacia drive-in. Sarà possibile acquistare farmaci, prenotare visite all’ospedale, erogare esenzioni, tutto questo comodamente seduti nella propria auto.

La farmacia presterà il servizio 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Il tempo determinerà se questo format avrà lo stesso successo per tutti i consumatori della farmacia.


L’effetto della Brexit per i farmacisti inglesi

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L’effetto della Brexit per i farmacisti inglesi 

Tra le conseguenze della Brexit, la deregolamentazione delle norme professionali europee offre oggi un’occasione imperdibile per i farmacisti del Regno Unito: la possibilità di ottenere l’abilitazione medica.

Il Pharmaceutical Journal, rivista farmacologica e di prodotti farmaceutici, riporta le parole di Simon Stevens, capo esecutivo del Sistema Sanitario nazionale britannico, che afferma di esser proiettato a un sistema sanitario: “più flessibile e permeabile”.

UN’OCCASIONE IMPERDIBILE PER I FARMACISTI DEL REGNO UNITO

Simon Stevens vuole sfruttare la nuova flessibilità resa possibile dalla Brexit, per dare la possibilità ai farmacisti di diventare medici, convertendo il loro titolo di Laurea, oppure aggiungendone un altro, agevolati dagli anni di esercizio della pratica clinica.

I finanziamenti destinati alla formazione continua dei professionisti ci sono e corrispondono a circa 150 milioni di sterline, provenienti dai finanziamenti destinati al sistema formativo Health education England (Hee) per il 2020/2021. Sono investimenti importanti e positivi che combaciano con l’aumento di personale verificatosi negli ultimi cinque anni; un dato positivo che non riesce però a risanare la continua mancanza di organico, stimata intorno alle 100 mila unità.

Di vedute opposte è la presidentessa della Royal Pharmaceutical Society, Sandra Gidley, che vuole continuare invece a focalizzarsi sulla figura da caregiver propria del farmacista: un professionista al servizio del paziente, in grado di aiutarlo sia nella gestione del farmaco sia nelle scelte consapevoli per la propria salute.  Un’intenzione indirizzata dunque a valorizzare le abilità e le competenze che il farmacista mette ogni giorno a disposizione dei propri clienti.


Quanto fanno bene al cuore le vacanze

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Quanto fanno bene al cuore le vacanze 

Sono gli inizi di agosto, tra il silenzio delle città e la chiusura degli uffici, si respira un’aria di vacanza.  Chi sceglie la vacanza in montagna, chi preferisce la quiete del lago, chi non riesce a rinunciare al mare e chi invece preferisce visitare città sconosciute e lontane. Le vacanze sono tanto attese e da oggi la scienza ci dà un motivo per amarle ancora di più: fanno bene alla salute del cuore.

QUANTO FA BENE AL CUORE PRENDERSI PIÙ BREAK DAL LAVORO 

Uno studio della Syracuse University, negli Usa, pubblicata su Psychology and Health, ha valutato tramite questionario il comportamento di 63 persone durante le vacanze, analizzando inoltre le analisi del sangue per valutare l’incidenza della sindrome metabolica. Una situazione critica ad alto rischio cardiovascolare caratterizzata da una grossa circonferenza vita (dovuta al grasso addominale in eccesso), ipertensione arteriosa e alterata glicemia a digiuno.

Tutti i partecipanti della ricerca avevano preso 5 pause dal lavoro negli ultimi 12 mesi con 2 settimane di ferie pagate. Dal questionario di valutazione delle vacanze le persone prendono positivamente le vacanze, esprimendo bassi livelli di stress per il viaggio, la gestione dei figli e la spese del viaggio.

La ricerca ha dimostrato che le persone che prendono più break dal lavoro durante l’anno diminuiva il rischio di incidenza metabolica. In particolare, il pericolo di sviluppare fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e il diabete è diminuito di quasi un quarto per ogni periodo di vacanza aggiuntivo preso dai partecipanti.


Novità: aziende pharma al festival del cinema internazionale delle malattie rare

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Novità: aziende pharma al film festival internazionale delle malattie rare

Dall’incontro e dalla volontà di due professioniste – Serena Bartenazzi, professionista nell’ambito della comunicazione affetta da una malattia rara e Claudia Crisafio, attrice e autrice – nasce “Uno sguardo raro”, rassegna di video spot, cortometraggi e docu-film che raccontano l’esperienza di chi convive con una malattia rara.

Dopo le prime due edizioni, nel 2016 e nel 2017, la rassegna diventa un festival del cinema internazionale e arriva così oggi alla quinta edizione con una novità: un premio rivolto alle aziende pharma e alle associazioni di pazienti per la realizzazione di video di sensibilizzazione alla malattia e di incoraggiamento al cambiamento.

AL CINEMA LE AZIENDE PHARMA

Il bando 2020 è aperto fino al 30 Novembre 2019, l’iscrizione è gratuita e prevede la possibilità di realizzare 6 categorie: cortometraggi italiani, cortometraggi internazionali, cortometraggi di animazione, corto/spot di sensibilizzazione (in collaborazione con la Federazione relazioni pubbliche italiane), corto/spot istituzionale di comunicazione in sanità (in collaborazione con Pa Social, Associazione Nazionale per la nuova comunicazione).

I lavori saranno giudicati e premiati da una giuria composta da professionisti del cinema, della comunicazione, del mondo scientifico e dalle associazioni di pazienti con malattie rare. Sarà premiata la miglior azienda farmaceutica che riuscirà ad avere un più elevato impatto comunicativo.

Il festival del cinema internazionale sulle malattie rare ha l’obiettivo di aumentare l’attenzione e portare alla luce il percorso di vita che le persone affette da malattie rare e/o disabilità affrontano con le loro famiglie e i caregivers, allontanandole in questo modo dal senso di isolamento che spesso vivono.  Insieme condividono e appoggiano la frase di Ingmar Bergman: “Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima”.

Il festival oltre a raccontare la storia dei malati rari, stimola il mondo della comunicazione cinematografica ad affrontare temi sensibili e difficili, non solo sottoforma di semplice racconto e rappresentazione delle loro vite ma anche per far riflettere e creare un elevato impatto emotivo, andando a toccare i tasti della sensibilità, dell’empatia e dell’inclusione.

Fonte: AboutPharma


Siamo tutti infedeli e stavolta non in amore

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Siamo tutti infedeli e stavolta non in amore

Siamo tutti più scostanti, siamo curiosi, cambiamo le nostre scelte spinti della novità e tradiamo: questa volta il dato non riguarda l’amore ma i Brand a cui siamo affezionati.

È un fenomeno globale e Disloyalty è l’indagine compiuta da Nielsen per valutare i livelli di infedeltà dei consumatori di tutto il mondo. La global Survey nasce con l’obiettivo di comprendere quanto il consumatore di oggi è attratto dal nuovo e quanto invece, rimane fedele al brand o al prodotto.

LA GLOBAL SURVEY NASCE CON L’OBIETTIVO DI COMPRENDERE QUANTO IL CONSUMATORE DI OGGI È ATTRATTO DAL NUOVO E QUANTO INVECE, RIMANE FEDELE AL BRAND O AL PRODOTTO.

Dall’indagine Nielsen risulta che l’8% delle persone preferisce restare su ciò che conosce, il 42% afferma di provare volentieri nuovi prodotti e il 49% è disposto a sperimentare ogni tanto. Non è però così in tutto il mondo, emergono delle differenze tra i consumatori delle regioni asiatiche e del Pacifico e i consumatori del Nord America e dell’Europa: il 47% degli Asiatici ama provare nuovi prodotti vs il 33% degli Europei, delineando una minor predisposizione a cambiare i propri brand preferiti.

I consumatori italiani si discostano di poco dai consumatori europei, il 35% dichiara di provare nuovi prodotti, alla ricerca di novità e nuovi lanci, mentre il 57% compie scelte più convenzionali, sperimentando di tanto in tanto.

A livello globale il consumatore attratto dal cambiamento è influenzato per il 39% dalla qualità-prezzo e per il 29% dal prezzo e dalle promozioni mentre le caratteristiche che indirizzano il consumatore all’acquisto del nuovo sono la qualità, la semplicità, la convenienza e la progettazione del prodotto, intesa come il rispetto dei valori riguardanti la responsabilità sociale, la trasparenza e l’ambiente.

L’indagine Disloyalty di Nielsen delinea un’inversione di rotta delle scelte del consumatore che indeboliscono il brand ma rafforzano la novità, creando da un lato, rischi per il mercato, dall’altro, opportunità intesa come un’ottima alternativa per la diversificazione della propria offerta.


Sanità: partnership tra Italia e Giappone

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Sanità: partnership tra Italia e Giappone

Il 18 e 19 Giugno il Giappone ha ospitato il vertice G20 di cui hanno preso parte i 20 i Paesi membri per discutere di ambiente, economia, commercio e investimenti, innovazione, impiego, emancipazione femminile, sviluppo e salute.

Al centro del dibattito c’è la strategia per rafforzare la collaborazione tra Italia e Giappone nei settori della sanità e della nutrizione. Giulia Grillo, Ministro della Salute italiano, ha incontrato al G20 il ministro della Salute giapponese Takumi Nemoto e il viceministro, Masatoshi Shintani.

GIULIA GRILLO, MINISTRO DELLA SALUTE ITALIANO, HA INCONTRATO AL G20 IL MINISTRO DELLA SALUTE GIAPPONESE TAKUMI NEMOTO E IL VICEMINISTRO, MASATOSHI SHINTANI.

Il rapporto tra Italia e Giappone è ormai consolidato da anni grazie alla condivisione e all’importanza che entrambe conferiscono alle tematiche della salute, della sicurezza e della nutrizione, in particolare, della sostenibilità alimentare, delle diete salutari e tradizionali, in un contesto di continua valorizzazione dei territori e delle eccellenze.

Al G2O i due ministri parlano di definire un Memorandum di Intesa nei settori della gestione degli ospedali e della ricerca clinica. L’accordo punta a favorire lo scambio di studenti, esperti e ricercatori tra i due Paesi per sviluppare collaborazioni tecnologico-scientifiche bilaterali ad alto livello.

Grillo e Nemoto prevedono inoltre la realizzazione di un Forum sulla sostenibilità dei Servizi Sanitari in ottica di Expo 2020: l’esposizione universale prevista e programmata a Dubai nel periodo fra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021. Il tema dell’Expo è infatti “Unire le menti e creare il Futuro” e l’esposizione sarà articolata in tre filoni: opportunità, sostenibilità e mobilità.

Il prossimo appuntamento per i due ministri è in programma il 19 e 20 ottobre alla riunione ministeriale Salute del G20 di Okayama.


In crescita i prodotti fitoterapici

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In crescita i prodotti fitoterapici

Negli ultimi due anni il comparto dei prodotti fitoterapici è cresciuto del 6.4%: oggi vale 2.5 miliardi di euro, il 10% del fatturato farmaceutico italiano (inclusi i farmaci etici) e il 35% dei farmaci OTC.

I fitoterapici sono presenti in farmacia e parafarmacia e si suddividono in: specialità medicinali con o senza obbligo di ricetta, preparati galenici e integratori alimentari. Il mercato dei fitoterapici è costituito prevalentemente da farmaci sedativi, analgesici, antitosse, lassativi, epatoprotettivi e venotonici, che utilizzano diversi principi attivi naturali come passiflora, aloe, calendula e arnica.

NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL COMPARTO DEI PRODOTTI FITOTERAPICI È CRESCIUTO DEL 6.4%: OGGI VALE 2.5 MILIARDI DI EURO, IL 10% DEL FATTURATO FARMACEUTICO ITALIANO

Il trend positivo e in aumento di questi prodotti, riportato da Iqvia, delinea un cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani che preferiscono prodotti con principi attivi naturali per la cura di disturbi lievi come: ansia, dolore e squilibrio intestinale.

Tra le categorie di prodotti fisioterapici da banco più vendute ci sono i regolatori di colesterolo, con una crescita del 15%, a seguire i lassativi con +3% e gli oftalmici con +13%.  I prodotti invece che sono cresciuti di più in assoluto, in termine di vendita, sono i fitoterapici che contribuiscono a migliorare la qualità del sonno e a favorire il rilassamento, con un bel +17% e quelli a base di passiflora presentano un aumento delle vendite del 27,5%.  I primi dieci fitoterapici più venduti sono infatti rappresentati da 380 prodotti fitoterapici a base di Passiflora.

La propoli sta riscontrando un notevole successo come antitosse: questi prodotti sono cresciuti del 16,6%.

L’arnica, utilizzata per i dolori muscolari, segna una crescita del 13.4.I primi 10 prodotti di 293 unità coprono il 65% del mercato. 

In ultimo il monascus purpureus, un estratto del lievito del riso rosso fermentato, è considerato l’attore principale del panorama dei fitoterapici e vien utilizzato come regolatore del colesterolo. Presente come integratore alimentare, nell’ultimo anno è cresciuto del 12,7%. I primi 10 prodotti di 253 unità rappresentano il 60% del mercato.


Conad aumenta il fatturato delle parafarmacie

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Conad aumenta il fatturato delle parafarmacie

Conad, società cooperativa con Sede a Bologna attiva nella grande distribuzione organizzata, sorprende con il fatturato delle sue 134 parafarmacie: 82 milioni di euro al quale si aggiungono i 7 milioni di euro dei 15 centri Ottici Conad. I dati arrivano dal bilancio consultivo approvato il 18 giugno dall’assemblea dei soci che riporta, in parallelo, una contingenza in negativo per il commercio in generale.

 

CONAD SORPRENDE CON IL FATTURATO DELLE SUE 134 PARAFARMACIE

Nel 2018, i 420 farmacisti iscritti all’albo, che lavorano nelle parafarmacie Conad, sono riusciti ad attirare 5.7 milioni di clienti grazie a scontistiche maggiori rispetto ai prezzi applicati dalle farmacie. Gli italiani hanno speso 23 milioni di euro per i farmaci sop e otc scontati dal 15 al 40%.

All’interno dello stesso punto vendita dove il consumatore fa la spesa, si possono acquistare prodotti per la salute e il benessere di tutta la famiglia. Le Parafarmacie Conad sono ormai un punto di riferimento per tanti acquisti: oltre 4.000 prodotti da scegliere tra cosmetica, dietetica, erboristeria e cura della persona.

Il maggior numero di parafarmacie è presente in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Trentino, oltre a zone della Lombardia, Veneto e Romagna; altre sono presenti in Umbria, Lazio, Campania e Calabria.

I punti vendita del gruppo sono 3.174,25 in più rispetto al 2017 e coprono tutti gli attuali format della moderna distribuzione: 25 Conad Ipermercato, 231 Conad Superstore, 1.099 Conad, 462 Margherita Conad, 970 Conad City, 237 Todis (discount), 20 Sapori&Dintorni e 130 con altre insegne.

Francesco Pugliese, amministratore delegato del consorzio, dichiara infine che l’acquisto di Auchan porterà a maggiori responsabilità nei confronti del mercato, allargando la filiera nazionale di produzione.


Proxima Salute e Connext: una collaborazione vincente per il canale farmacia

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Proxima Salute e Connext: una collaborazione vincente per il canale farmacia

Proxima Salute, realtà imprenditoriale integrata e sinergica, si occupa di tutte le fasi inerenti alla commercializzazione di prodotti dedicati alla salute e al benessere, grazie ad una rete di agenti che riesce a garantire, in modo capillare, una distribuzione efficace in farmacia.

PROXIMA SALUTE PENSA IN GRANDE E LO FA ATTRAVERSO L’OFFERTA DI UN SERVIZIO UNICO IN ITALIA, UN CONTACT CENTER 100% ITALIANO SPECIALIZZATO NEL MONDO DELLA SALUTE.

Ci siamo domandati come poter aumentare a 360° la commercializzazione dei prodotti che ci affidano aziende di salute e benessere per il canale farmaceutico e come garantire un rapporto duraturo e costante nel tempo con le farmacie e i suoi clienti. Per questo abbiamo pensato a Connext: il contact center connesso alla salute, un servizio di inbound, outbound e multichannel dello stesso gruppo Sprim, società di servizi B2B specializzata nel mondo della salute e dell’alimentazione. Sprim per soddisfare le esigenze della sezione Pharma, Food e Contechnology ha lanciato Connext per la progettazione di campagne su misura per brand con attività di remote detailing e marketing. Connext è molto più di un Contact Center: unisce competenze commerciali e comunicative con doti di ascolto e comprensione, il tutto unito a conoscenze nel settore farmaceutico e alimentare che vengono trasmesse a medici, farmacisti, dietisti e nutrizionisti, consumatori e pazienti.

Grazie al suo approccio multidisciplinare, Connext riesce a raggiungere 80.000 professionisti della salute nel network, con 100.000 contatti al mese e coinvolgendo inoltre 15 000 farmacie.

Proxima Salute si affida a Connext per attività di customer care B2B e B2C e teleselling in farmacia. Riusciamo a gestire, in questo modo, anche il rapporto finale con il cliente, continuando a vendere soluzioni e informazioni scientifiche efficaci e appropriate sul prodotto.


E-commerce: il futuro delle farmacie

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E-commerce: il futuro delle farmacie

155 milioni di euro: è il fatturato registrato quest’anno nel settore e-commerce nel canale farmacia, con un incremento del 61% rispetto al 2017 accanto a un mercato offline degli stessi prodotti che cresce solo del 2.1% (vs 2018). Chi acquista utilizza solitamente il web per il farmaco senza ricetta (farmaco da banco come integratori, omeopatici e fitoterapici) e l’extra farmaco (farmaci per la cura della persona come i dermocosmetici, parafarmaci come i prodotti per la medicazione e i prodotti nutrizionali che comprendono latte in polvere, alimenti dietetici o senza glutine).

 

NEL 2020 IN TESTA ALLA CLASSIFICA DELL’E-COMMERCE IN FARMACIA CI SARANNO GERMANIA E FRANCIA. L’ITALIA INVECE POTREBBE DIVENTARE IL TERZO MERCATO EUROPEO.

I dati interessanti arrivano da Iqvia e a presentarli è stato Francesco Cavone, associate director della società di ricerca, nel corso del convegno sull’e-commerce in farmacia a Cosmofarma Exhibition, il 12 Aprile a Bologna.  

 I prodotti che registrano una maggior crescita del mercato online sono i prodotti da banco di automedicazione e gli integratori (vitamine, minerali, probiotici), comparto Otc con un aumento delle vendite del 58%. Mentre il comparto Pec dei prodotti per la cura personale, creme e cosmetici presentano una crescita del 38%. I prodotti nutrizionali Nut, malgrado presentino un volume di affari inferiore ai primi due, mostrano la più alta crescita con il 138%

In Italia l’e-commerce rimane un mercato per i soli farmaci senza ricetta e dove sono poche le farmacie e parafarmacie a generare gran parte delle vendite, di queste la maggioranza sono in Lombardia, Piemonte e Campania. In altri Paesi europei invece le farmacie online rappresentano ormai un player autorevole, dove nel mercato online è possibile trovare anche il farmaco con prescrizione medica; alcuni esempi sono la Germania, il Regno Unito e i paesi Scandinavi.

Risulta inoltre difficile avere dati attendibili sulle vendite online e offline delle farmacie perché nella maggioranza di esse nel flusso di cassa non si distinguono le due tipologie di vendita. Dati più attendibili per le indagini sono quelli sul consumatore e da qui si può partire per capire quale sia un metodo efficace per studiare la modalità di acquisto in farmacia da come si muove a cosa compra e dove compra.