Amazon Alexa si mette il camice

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Amazon Alexa si mette il camice

Amazon continua a sconvolgere il settore farmaceutico grazie a un nuovo brevetto: Alexa, l’assistente vocale, sarà in grado di capire se siamo influenzati solo grazie al suono della nostra voce. In questo modo potrà poi anche consigliarci il rimedio giusto contro i sintomi rilevati, come tosse e raffreddore. Tramite specifici algoritmi l’assistente intelligente ci accompagnerà nella scelta di possibili farmaci che saranno acquistabili sulla piattaforma di Jeff Bezos.

AMAZON ALEXA SARÀ IN GRADO DI CAPIRE, DAL SUONO DELLA NOSTRA VOCE,  SE SIAMO INFLUENZATI.

Non solo tosse e raffreddore: nel prossimo futuro anche il nostro stato emotivo sarà vagliato attentamente da Alexa (presente sui dispositivi Echo ed Echo dot o scaricabile tramite app per smartphone Apple e Android); dal tono o dall’alterazione della voce sarà capace di capire se siamo felici, depressi, annoiati o preoccupati. Un supporto fisico e mentale a 360°.

Se in Italia stiamo ancora semplici spettatori, in Germania i farmacisti stanno già facendo i conti con questi scenari: basti pensare al cambiamento paradigmatico attuato dalle web-pharmacy, come DocMorris, o alle farmacie che utilizzano Amazon come vetrina per la vendita o per la spedizione a domicilio.

Enorme sarà la quantità di dati che verranno acquisiti di volta in volta da Amazon, informazioni che, accuratamente analizzate, saranno utili per realizzare probabilmente campagne sempre più mirate sui singoli consumatori.

Un monopolio che preoccupa ma che spinge a riflettere; se imparerà l’italiano, sarà necessario rispondere prontamente all’entrata in scena di Alexa, onde evitare profonde ripercussioni sul sistema farmaceutico in Italia.


Walgreens Boots: sceglie Milano per il suo ingresso in Italia

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Walgreens Boots: sceglie Milano per il suo ingresso in Italia

Il gigante statunitense dei drugstore “Walgreens Boots Alliance” sceglie Milano, per il suo ingresso in Italia.

Apre la prima farmacia a Milano con l’insegna “Boots”, la terza acquisizione Italiana a Milano da parte del gruppo Walgreens Boots Alliance.

Dopo l’acquisizione della farmacia Carlo Erba in Piazza Duomo e della farmacia Ranzoni situata nei pressi di Piazza De Angeli, il colosso “Boots” acquista in Via Fulvio Tsti 90, la sua terza farmacia, la prima ad avere il format “Usa Style” noto in tutto il mondo.

L’insegna parla chiaro, presenta la parola “Beauty” accanto a “Farmacia”, ad unire i due mondi il Brand “Boots” al centro. Un chiaro messaggio per il cliente che non è abituato a trovare in farmacia una vasta scelta di prodotti di cosmesi e bellezza.

Il nuovo punto vendita occupa 200 metri quadrati con lo spazio organizzato in modo razionale, invita il cliente a girare e a scoprire le numerose gondole e scaffali.  

Entrando è inevitabile avere un deja-vu e pensare di essere in una delle tante farmacie di Londra.

Vedremo con il tempo, come il consumatore Italiano risponderà a questo nuovo format.


La malattia del legionario: conosciamo la legionella?

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La malattia del legionario: conosciamo la legionella?

Nel 1976 ex soldati dell’American Legion sopravvissuti al Vietnam, si erano riuniti in un hotel di Philadelphia: si ammalarono in 2.000 di cui 34 persero la vita per una polmonite acuta. Si scoprì che l’origine della malattia era batterica e che il terreno di coltura era l’impianto di condizionamento dell’hotel. Da questo episodio deriva il nome “Legionella”.

La legionella o legionellosi è una infezione provocata dal batterio “Legionella pneumophila” e colpisce i polmoni.

L’habitat preferito per i batteri che causano questa malattia è l’acqua calda, con una temperatura compresa tra i 25 e i 55 °C. Si possono trovare nei fiumi, negli stagni, nei laghi e nelle sorgenti. Da qui, la legionella può raggiungere condotte cittadine, impianti idrici quali serbatoi, tubature, fontane e piscine.

 

Si sospetta che la legionella sia l’agente eziologico dei casi di polmonite che si stanno registrando nel bresciano.

La legionella non si trasmette direttamente da persona a persona: il contagio può avvenire attraverso le particelle di acqua nebulizzate, prodotte da docce, fontane e dagli impianti di condizionamento.

Sono a rischio le persone anziane, i fumatori, gli immunodepressi. La malattia si manifesta come una polmonite infettiva.

Queste le linee guida messe a punto dall’ISS per la prevenzione: controllare che gli impianti di condizionamento siano installati a Norma, fare un’accurata pulizia e disinfezione dei filtri dei condizionatori in modo periodico, decalcificare i rubinetti e diffusori delle docce, svuotare e disinfettare i scaldabagni e le tubature.

 Fonte: Ansa


Vaccini, nuovo emendamento presentato al Milleproroghe

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Vaccini, nuovo emendamento presentato al Milleproroghe

Confusione sui vaccini: la maggioranza con un emendamento conferma l’obbligatorietà delle 10 vaccinazioni per frequentare materne e nidi, ma allo stesso tempo presenta un emendamento alla Commissione Bilancio e affari istituzionali dove proroga per l’anno scolastico 2018-2019 la validità dell’autocertificazione.

Per l’anno scolastico 2018-2019 è prorogata l’autocertificazione da parte delle famiglie

Il nuovo termine fissato per presentare la documentazione che prova l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie è il 10 marzo 2019.

In base alla normativa vigente, comporta l’allontanamento da materne e nidi per bambini da 0 a 6 anni, non in regola. Diversa è la situazione per i ragazzi dai 6 ai 16 anni, che potranno comunque accedere agli edifici scolastici, ma se i genitori si rifiuteranno di far vaccinare i figli, potranno incorrere in sanzioni fino a 500,00 €.

Intanto sono già cominciati i controlli dei Nas, i dati parlano di oltre 2000 ispezioni al giorno, solo in una giornata (5 settembre) identificati 15 certificati falsi su 2800 esaminati.
Il presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi Antonello Giannelli dà voce alla preoccupazione dei dirigenti degli istituti scolastici “Questa è una fase in cui serve certezza del diritto, sgomberare il campo dalla confusione. Questo emendamento non sembra andare in tale direzione, continuando ad aumentare il caos che già regna nelle scuole. Riteniamo poi che il termine del 10 marzo per mettersi in regola con le certificazioni vaccinali sia eccessivo” (ANSA).

Concilianti le dichiarazioni del Ministro della Salute Giulia Grillo che, ringraziando i Nas per l’impegno nelle ispezioni, ha sottolineato di essere “fiduciosa che il Parlamento riesca a individuare, grazie al lavoro della maggioranza e dei relatori, una soluzione equilibrata rispetto all’emendamento odierno.

 

Fonte: Ansa

 


Aifa: dal 3 settembre l’agenzia sarà senza Dg

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Aifa: dal 3 settembre l’agenzia sarà senza Dg

Dal 3 settembre scade il mandato a Mario Melazzini. L’Agenzia Italiana del farmaco, sarà senza Direttore generale. Se il Ministero della Salute non interverrà subito, il rischio è di restare senza vertici considerando anche le dimissioni del Pesidente Stefano Vella, per la vicenda della Nave Diciotti.

Le associazioni dei pazienti sono preoccupate, si rischia di creare ritardi nella disponibilità di farmaci necessari e insostituibili come quelli oncologici.

Le associazioni dei pazienti sono molto preoccupate, senza Direttore generale Aifa non può procedere con le autorizzazioni all’immissione in commercio dei farmaci: spetta solo a lui la firma per approvazione definitiva. Non solo, si bloccherebbero, senza le autorizzazioni e le firme di Dg e Presidente, terapie salvavita urgenti provenienti dall’estero.

“Confidiamo nel ministro Grillo affinché la delicata fase che Aifa sta attraversando non intacchi il fondamentale diritto all’accesso tempestivo alle terapie per i pazienti” afferma il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva Tonino Aceti. In molti auspicano la riconferma del Dott. Melazzini.

A luglio il Ministro della salute Giulia Grillo, ha invitato a partecipare a una manifestazione di interesse a ricoprire l’incarico di Dg dell’Aifa. Al Momento i curricula arrivati al dicastro di Lungotevere Ripa sono 93.

Fonte: Ansa


L’allarme dell’Oms: Morbillo, 2018 è record in Europa con 41 mila casi registrati

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L’allarme dell’Oms: Morbillo, 2018 è record in Europa con 41 mila casi registrati

Ad affermarlo è il report dell’Organizzazione Mondiale della sanità, più di 41 mila, tra adulti e bambini sono stati colpiti da morbillo nel primo semestre del 2018, 37 le persone che sono morte.

Si tratta di un numero record che supera tutti i casi registrati negli ultimi dieci anni, 2010-2017.

L’Ucraina la nazione più colpita con 23 mila casi, l’Italia è uno dei 7 paesi su 53, dove si è superata quota 1.000

I medici ricordano che il virus del morbillo è «eccezionalmente contagioso e si diffonde facilmente da chi è più fragile e sensibile da un punto di vista clinico, per prevenire l’epidemia è necessaria la copertura vaccinale di almeno il 95 % della popolazione».

Dal 17 al 20 settembre a Roma si terrà la 68.esima sessione del Comitato regionale dell’Europa dell’Oms, dove saranno presenti i ministri della Salute dei 53 paesi della regione Ue, durante l’evento esamineranno i progressi nella lotta al morbillo.

Il Diretto regionale Oms per l’Europa Zsuzsanna Jakab, ha affermato: «Stiamo assistendo a un drammatico aumento delle infezioni e di prolungate epidemie in molti Stati. Chiediamo a tutti i Paesi di attuare immediatamente misure adeguate al contesto per fermare l’ulteriore diffusione del morbillo. La “buona salute” inizia per tutti con l’immunizzazione e, fintanto che questa malattia non verrà eliminata, non riusciremo ad essere all’altezza degli impegni del Sustainable Development Goal commitments».

Fonte: Ansa


I farmaci non vanno mai in vacanza

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I farmaci non vanno mai in vacanza

Tempo di vacanze, di relax e riposo per tutti, tranne che per malesseri, malattie sia acute sia croniche. Se è vero che possiamo scordare influenza e raffreddore per un po’, è tuttavia importante sapere come comportarci in caso di utilizzo di farmaci per diarrea del viaggiatore, malesseri dovuti ad abuso di aria condizionata, cambio di abitudini, alimentazione sregolata o differente (per esempio se andiamo in vacanza in paesi tropicali) o in caso di colpi di calore, scottature ed eritemi.

Non tanto quindi “quali farmaci portare in viaggio”, ma soprattutto come si conservano, trasportano e utilizzano.

Aifa lancia una campagna social per la corretta conservazione, l’utilizzo e il trasporto dei farmaci

Aifa per rispondere a questa domanda ha lanciato la campagna Farmaci & Estate al fine di sensibilizzare i pazienti a un uso corretto e sicuro dei medicinali durante l’estate. La campagna ha previsto sei videoclip che verranno condivisi sui social.

Per non ridurre l’efficacia e la sicurezza basta seguire dei semplici consigli:

  • Preferire le formulazioni solide a quelle liquide, queste ultime sono più suscettibili alle late temperature
  • Tutti i tipi di farmaci vanno conservati in luogo freso e asciutto ad una temperatura mai superiore ai 25°
  • Alcuni farmaci posso indurre a reazioni cutanee con l’esposizione al sole: chiedete al farmacista indicazioni
  • I farmaci vanno conservati nella propria confezione originale per sapere la data di scadenza e avere se necessario il foglietto illustrativo
  • In auto i farmaci non vanno esposti al sole, ma devono essere conservati in una sacca termica
  • Se si viaggia in aereo, i farmaci devono essere messi nel bagaglio a mano ed è importante ricordarsi di portare con sé la prescrizione

Il sole e le alte temperature mettono a rischio la conservazione del medicinale e di conseguenza l’integrità dello stesso. Mario Melazzini, direttore generale Aifa, ricorda che “in estate occorre qualche accorgimento in più per trasportare e conservare i farmaci nella maniera più corretta”.

Fonte: Aifa


Nuove farmacie: decide il comune in base a un’equa distribuzione

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Nuove farmacie: decide il comune in base a un’equa distribuzione

Con la sentenza n. 4231 dell’11 di luglio scorso, il Consiglio di Stato ha stabilito che garantire a tutti l’accessibilità al servizio distributivo dei farmaci non significa collocare farmacie nuove in zone disabitate né escludere sovrapposizioni tra nuove farmacie e farmacie esistenti.

Il comune ha il diritto di decidere dove collocare le nuove farmacie senza considerare la possibile perdita in termini di clienti delle farmacie già esistenti.

Questo è il razionale con cui la III sezione del CdS ha respinto l’appello richiesto dai titolari di una farmacia storica della provincia di Foggia: la sentenza del Tar Puglia aveva infatti rifiutato la loro richiesta contro l’insediamento di altre farmacie nel loro raggio di azione.

Lo scopo della riforma del 2012 (art.11, decreto legge n.1/2012) non è quello di decentrare le nuove farmacie, con il rischio che queste ultime non abbiano una zona di competenza tale da garantirne la sopravvivenza, ma di aumentare l’assistenza farmaceutica a favore del maggior numero possibile di abitanti.

L’esigenza di dover servire le aree isolate e scarsamente abitate deve andare di pari passo con la necessità di garantire un facile accesso al servizio farmaceutico a tutti gli abitanti del Comune su tutto il territorio.


Rapporto Osmed 2017: spendiamo quasi 30 miliardi di euro l’anno in farmaci

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Rapporto Osmed 2017: spendiamo quasi 30 miliardi di euro l’anno in farmaci

In media in un anno ciascuno di noi spende quasi 500 euro in farmaci: è il risultato pubblicato dal Rapporto Osmed 2017 sull’utilizzo di farmaci in Italia e presentato a Roma dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

Entrando nei dettagli del rapporto, in Italia consumiamo 1708 dosi d medicinali al giorno ogni mille abitanti: significa quasi 2 dosi di farmaco al giorno per ciascuno di noi. Rispetto al 2016, si è registrato inoltre un aumento del 3,2% delle confezioni di farmaci dispensate (2 miliardi).

Nel 2017 la spesa farmaceutica totale è stata pari a 29,8 miliardi di euro, di cui il 75 % rimborsati dal SSN.  In media la spesa ammonta a 492 euro per ogni cittadino.

Per quanto riguarda le categorie, scende lievemente (-0,2%) il numero di confezioni di farmaci erogate in assistenza convenzionata, mentre sale del 21,5% la classe A in distribuzione diretta e per conto; i farmaci in classe A acquistati privatamente salgono del 2,8%; mentre la classe C con ricetta aumenta del 7,8%. Im farmaci di automedicazione crescono del 10,4%.

Dal punto di vista delle patologie, i farmaci neoplastici e immunomodulatori raggiungono le prime posizioni in termini di spesa farmaceutica pubblica 5.064 milioni di euro, a seguire i farmaci dell’apparato cardiovascolare, per i quali la spesa pubblica è pari a 3.548 milioni di euro. Se consideriamo il consumo, i farmaci dell’apparato cardiovascolare sono primi con 484,2 dosi giornaliere per 1000 abitanti. Seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo con 183,0 dosi giornaliere per 1000 abitanti.

Le categorie più acquistate da parte delle strutture pubbliche sono gli anticorpi monoclonali, tra gli antineoplastici, gli antivirali per il trattamento delle infezioni da HCV, tra gli antimicrobici generali per uso sistemico, e i fattori della coagulazione del sangue, tra i fattori del sangue ed organi emopoietici.

Fonte: Rapporto Osmed 


Italia batte Germania, nel mondo farmaceutico

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Italia batte Germania, nel mondo farmaceutico

L’Italia batte la Germania: non in una partita di calcio, ma nel campo promettente e in crescita dell’industria farmaceutica. È quanto è emerso a Roma l’11 luglio scorso, in occasione dell’Assemblea pubblica di Farmindustria, l’Associazione delle industrie farmaceutiche che proprio quest’anno compie 40 anni. L’incremento produttivo, secondo le analisi di Farmindustria, è determinato al 100% da un aumento nelle esportazioni registrato in questi ultimi 10 anni: l’Italia ha un export superiore a tutti gli altri paesi europei, con una crescita dal 1,3 miliardi a 24,8 miliardi in 26 anni, dal 1991 al 2017.

Con una produzione di 31,2 miliardi di euro contro i 30 registrati dall’industria tedesca, l’Italia conquista il primo posto nel settore farmaceutico.

 “Siamo i primi in Europa per produzione farmaceutica, grazie al vero e proprio traino dell’export. Un successo made in Italy – commenta Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria – che dimostra la qualità del nostro sistema Paese. E che ha ricadute importanti: maggiore occupazione, soprattutto per i giovani; più investimenti che creano valore sul territorio; sinergie con l’indotto e le Università; sviluppo degli studi clinici che fanno crescere la qualità delle cure e portano al Servizio Sanitario Nazionale importanti risorse”.

Le aziende farmaceutiche nel 2017 hanno investito 1,5 miliardi in ricerca, terza in Italia tra i settori manifatturieri per investimenti in R&S e 1,3 miliardi in impianti produttivi. Una conseguenza importante di questo trend in crescita è l’incremento di occupazione: nel 2017 gli addetti nel farmaceutico erano 1000 in più rispetto all’anno precedente, di cui il 93% a tempo indeterminato. In particolare, ne ha beneficiato l’occupazione giovanile: dal 2014 al 2016 secondo i dati INPS gli ‘under 35’ sono aumentati del 10%, rispetto al +3% del totale dell’economia.

La crescita del settore si traduce inoltre in un maggior benessere: si stima che gli italiani abbiano guadagnato 10 anni di vita grazie a prevenzione, progressi nel campo medico e farmaceutico. La mortalità, sottolineano in Assemblea, è calata del 64% per malattie del sistema cardiocircolatorio e del 25% per i tumori maligni, e oggi 2 persone su 3 a cui è diagnosticato un cancro sopravvivono dopo 5 anni. La mortalità è inoltre calata del 47% per le malattie del sistema respiratorio; del 63% per le patologie dell’apparato digestivo; dell’87% dal 1985 per l’HIV/AIDS che, conclude Farmindustria, “grazie alla prevenzione e ai grandi progressi farmaceutici si può ormai considerare una patologia cronica”.

Fonte: Ansa